Il Monte Analogo
Fra i primi materiali di lavoro di ItinerisTeatro, brani da II Monte Analogo di René Daumal, parlati, mossi e giocati fra quinte, fari e oggetti vari in una grande sala nera.
Un incontro che muove qualcosa, crea reazioni a catena non euclidee e simbolicamente autentiche, finché un gruppo di individui camaleonti si imbarca su “L’Impossibile”, perché le montagne più alte nascono dal mare.
E la salita avviene, una scalata di cui ogni gradino è uno stravolgimento, e dopo ogni scelta niente è uguale a prima, non un volo d'angelo ma sentieri di montagna, non un'utopia ma un'etica anche dura, forse una stagione in inferno o un Maelstrom rovesciato, e un'ironia patafisica come filo conduttore.
Teorizzazioni e problemi pratici tra racconto d'avventura e questioni amletiche, realtà e simboli legati a corda doppia in una ricerca, della verità, o conoscenza, o quel che si vuole. E non si pensa ad un eventuale ritorno…
... più importante è la partenza.
Capire di dover partire, decidere di partire, e partire veramente.
"Chi sale sulle vette dei monti più alti,
ride di tutte le tragedie finte e vere. "
Nietzsche, Così parlò Zarathustra