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CIVIL Studio1

Infinite nello spazio e nel tempo le guerre della storia dell’umanità. Mille e mille luoghi ed uno solo. L’essere umano in guerra, “luogo” egli stesso. Guerra reale e guerra interiore, anche la guerra dell’arte. Non più la filosofica lotta, il “combat” dell’alta cultura ma una vera guerra su tutti i fronti.
L’ambiente distrutto, esploso. Città ridotte a cumuli di macerie, campi e prati minati, boschi in fiamme. L’ambiente naturale e l’ambiente umano annullati dagli esseri umani stessi.
L’uomo che sabota se stesso.



Dall’esperienza di Nicolai Lilin, una guerra concreta.
In scena una donna nera, un po’ soldato e un po’ contadina, tra Madre Coraggio e una marionetta.
E tanti altri personaggi in lei, ombre, riflessi, pezzi di un grande puzzle mondiale non più ricomponibile, uomini presi da gesti forti e fragili insieme.

Suoni, luci e immagini, come le guerre che dai nostri luoghi privilegiati vediamo negli schermi.


Ma in tutto questo e da tutto questo si alza un richiamo etico e civile, un richiamo a prendere posizione, ad un’azione quando si può non violenta, ad una resistenza vissuta come re-esistenza, modalità di esistenza necessaria in ogni dove.

 

Per chi vive nella necessità di ritrovare una civiltà e un’umanità.


“E a noi tocca il destino difficile e ingrato
di difendere questo mondo fuorilegge.”
S. Trofimov

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